STORIA
La tappezzeria in Italia si è sviluppata nelle città “collegate” con l’Oriente via mare, in particolare Palermo, Genova e, soprattutto, Venezia. Si sviluppa in parallelo la costruzione sempre più raffinata di telai, con la diffusa coincidenza in un’unica figura tra tessitore e falegname, quasi a porre nel medesimo scrigno i segreti o le potenzialità di entrambe le abilità.
Sono stati significativi i viaggi in Cina di Marco Polo, che consentirono di portare a Venezia seta e segreti di tessitura. Firenze invece aveva il primato nella lavorazione e uso della lana, tanto che nel XIV secolo il settore coinvolgeva 30.000 lavoratori, determinando conseguentemente una rete commerciale di enormi proporzioni. Anche Genova, Lucca, Como e Treviso si specializzarono nell’arte della lana, portando alla nascita di numerose botteghe e a uno sviluppo dell’allevamento delle pecore da lana.
Verso la fine del XIX secolo, a seguito della rivoluzione industriale, in Italia ci fu un rilancio della produzione di tessuti, soprattutto di lana e di cotone, e una contestuale rinascita della tappezzeria artigianale. L’uso abile e qualificato delle più svariate forme ha raggiunto, soprattutto negli ambienti più ricchi della borghesia, espressioni di livello talmente elevato da permettere alla tappezzeria di essere riconosciuta come un’arte fino ai giorni nostri.

TERRITORIO
La produzione avviene integralmente in manifatture con sede e laboratori nel territorio della Regione Liguria.

DISCIPLINARE
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