L´uomo da sempre ha saputo utilizzare il legno sia come fonte energetica, sia come materiale di partenza per la realizzazione di beni e strumenti. La lavorazione del legno è stata una delle prime arti dell´uomo: dalle clave e dalle lance agli albori della civiltà, alle canoe scavate nei tronchi d´albero, agli aratri usati nell´agricoltura, agli sgabelli a tre gambe fino alle complesse strutture dell´epoca moderna.
L´uomo primitivo usava il legno per difendersi, per cacciare, per scaldarsi e per erigere le palafitte. Col passare del tempo si incominciò a sviluppare la navigazione fluviale ed è qui che gli Egizi e, più tardi, i Greci e i Romani, si servirono di questo materiale per costruire imbarcazioni. Poi, fu l´arte medioevale e rinascimentale a rendere il legno un mezzo indispensabile per costruire mobili e per creare stupende sculture.
Lo sviluppo massimo della statuaria lignea si ebbe, a partire dal XI secolo, con l´arte romanica e poi con quella gotica, specialmente nelle regioni tedesche.
Nel ´700 il legno venne usato diffusamente per statue di santi e di angeli, spesso dorate e di piccole dimensione, e nella decorazione di ville e palazzi in maniera affine allo stucco.
Oltre che per l´architettura e la scultura, il legno fu largamente impiegato sin dall´antichità anche per oggetti di arredamento e per suppellettili domestiche.
L´Italia possiede una grande tradizione e un vasto patrimonio di validi artigiani che lavorano il legno per produrre in prevalenza attrezzi, mobili e complementi d´arredo. Ogni regione ha la sua storia e le sue tradizioni. In Liguria non si può dimenticare la tradizione della lavorazione del legno sia per l´architettura civile, ecclesiastica nonché per tutto quello che caratterizzava la vita di tutti i giorni a partire dall´economia contadina ligure che da sempre ha sempre fatto largo uso del legno, in particolare di castagno, impiegato nei modi più vari.
La sua resistenza alle intemperie ne ha consentito l´uso per la copertura dei tetti, le famose scàndole (scàndua in dialetto significa scheggia) delle case rurali.
La corteccia degli alberi giovani serviva per le grondaie ma anche per le staccionate (cioende), che dividevano le proprietà o accompagnavano i sentieri. Si fabbricavano anche infissi, finestre, porte, pavimenti e poggioli pensili (lobbie) e anche i mobili di casa: letti, armadi, madie e bancâ dove si riponevano pane, crusca, farina di castagne e altro.
Piatti e posate erano naturalmente di legno di castagno, così come le ciotole (faxelì-ne e frixèlle) per la preparazione delle formaggette, mortai e secchielli. Si producevano inoltre le carasse per costruire i carassali, che sostenevano i filari delle vigne; si fabbricavano attrezzi da lavoro come ramazze, rastrelli per la raccolta del fieno, ceste, coffe, corbe e persino flauti.
La lavorazione del legno in Liguria era contestualmente simbolo di un´arte raffinata identificativa di un "Artigianato" di alto livello, addirittura Petrarca e Boccaccio parlarono del nostro territorio ed in particolare di Genova, definita:

"città ricca, bella e raffinata, dove non solo l´abito e l´acconciatura sono magnifici perché tagliati in seta o in tessuto in oro e argento, con perle e pietre preziose ma perché la casa è accogliente, con suppellettili, arredi e mobili nei quali la preziosità, oltre che dalla materia, è data dalla eleganza della forma e dalla finitezza della mano d´opera dell´artigiano".
("Il Mobile Genovese" di Giuseppe Morazzoni)

Il mobilio ligure era considerato tra i più raffinati insieme a quello veneziano in quanto si ispirava al modello rinascimentale, che sapeva accostare e rielaborare le novità provenienti dalla Francia anche influenzate dai disegnatori di stoffe e i tessitori.
L´arte ligure della lavorazione del legno si è contraddistinta nella realizzazione di differenti tipologie di mobili come la sedia Bagatti - Valsecchi nata dall´utilizzo dell´olivo ligure, intarsiato in avorio e metallo seguendo lo stile spagnolo del Quattrocento, opere d´arte del mondo sacro ed ecclesiastico come le casse ed crocifissi processionali, i cori, i bancali, le credenze da sacrestia, i candelieri, i tabernacoli, le scansie, a quest´arte si inserivano i cassoni dipinti con decorazioni che riprendevano le rievocazioni di episodi cavallereschi e storie d´amore con anche scene sacre e mitologiche, i bellissimi ed altissimi letti genovesi che decoravano le camere genovesi, i mobili da case private come sgabelli, spalliere, cofani, scrigni e cornici, nonché biblioteche e strumenti musicali.
La lavorazione del legno in Liguria subisce una forte influenza grazie alle cospicue commissioni attuate dagli armatori delle navi che trasformavano le "galere" in vere e proprie regge natanti, citiamo come esempio di rilievo i lavori di intaglio e di scultura per la nuova galera del principe Andrea Doria realizzati dai Sambuceti, nonché i progetti di decorazione per navi ideati da Domenico Piola e da Gregorio De Ferrari conservati nel Museo Navale di Pegli, che dimostrano come l´arte dell´intaglio viveva ed animava i cantieri navali della nostra costa determinando lo sviluppo e la crescita nei secoli.

Non si possono non citare insieme agli artisti intagliatori, i bancalari che realizzavano mobili di varie tipologie come la struttura del cassettone dello stipo per la distribuzione di putti e di figure ornamentali chiamati "bambocci". Infatti il cassettone a bambocci del ´500 rappresenta il mobile simbolo della tradizione ligure con la caratteristica forma di parallelepipedi a cassetti sovrapposti.

Gli antichi bancalari, gli intagliatori, gli indoratori, i laccatori, gli ebanisti e i mobilieri liguri da sempre aderendo ed adattandosi alle esigenze della civiltà di ogni tempo vollero e seppero e sanno essere legati al territorio, determinandone un costante progresso civile e lustro indiscutibile di grande bellezza e creatività, che giunge ai nostri tempi in modo inconfondibile racchiuso e custodito nelle mani ed estro creativo degli Artigiani in Liguria del legno.
Disciplinare di Produzione per la conformità del processo delle lavorazioni artigiane artistiche, tradizionali e tipiche di qualità

Premessa

Il seguente Disciplinare di Produzione ha l´obiettivo di individuare, specificare, promuovere e tutelare le lavorazioni dell´artigianato, che presentano elevati requisiti di carattere artistico o che estrinsecano valori economici collegati alla tipicità dei materiali impiegati e delle tecniche di lavorazione, oppure legati alla tradizione e cultura dei luoghi di origine della lavorazione stessa. Esso ha...

La Regione Liguria per contraddistinguere, tutelare, promuovere le lavorazioni dell´Artigianato artistico, tradizionale, tipico di qualità ligure ha ideato e registrato il marchio collettivo geografico Artigiani In Liguria.
Il marchio Artigiani In Liguria consente di far riconoscere e distinguere le botteghe e le lavorazioni artigianali liguri, scaturite da una maestria unica ed inconfondibile per estro creativo di classe superiore.
Il marchio è garantito dalla Regione Liguria, gestito dalla Commissione Regionale per l´Artigianato in collaborazione con le Associazioni di categoria del settore, CNA Liguria e Confartigianato Liguria, ed è controllato dal sistema delle Camere di Commercio liguri.
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